Non credo che la notizia sia degna di risalto, quindi andiamo avanti. Ciò che mi preme portare all'attenzione di chi legge è la gravità di quanto accaduto ieri. Ebbene la Corte Costituzionale ha accolto il ricorso contro la Procura di Palermo, sancendo di fatto l'inviolabilità del Quirinale, rectius del Presidente della Repubblica, (poco) onorevole Giorgio Napolitano! Di fatto chi dovrebbe garantire l'integrità dello Stato, si sottrae ad esso. A nulla sono servite le stragi di Capaci e via D'Amelio e dei tanti volti anonimi che hanno combattuto con tutte le loro forze per ostacolare il sopravvento della criminalità, anzi la stessa è diventata Stato. Di fatto la Corte Costituzionale ha sancito la fine della Repubblica democratica, alla cui nascita aveva partecipato chi oggi siede al Colle. Tutto ha un inizio e una fine. Inizia una nuova fase nella quale occorrono nuovi protagonisti! Il problema è trovare questi ultimi. Qualcuno potrebbe citare l'abusata parola di "giovani"! Beh chi scrive, in questo periodo in cui si è parlato di "rottamazione", la teme. Un esempio concreto. In questi giorni all'Università degli Studi di Salerno si sono svolte le elezioni per eleggere i rappresentanti degli studenti. E' andato in onda il peggior film che avessi mai visto. Ad accogliere gli studenti-elettori la moltitudine di associazioni (stile partiti) con le loro cheerleader, manifesti dappertutto, persino nei bagni, tutti i vari "candidati" in fermento, ma per fare cosa? per rappresentare chi? e soprattutto come?Personalmente non l'ho capito. Se questo episodio è lo specchio di ciò che accadrà tra qualche mese, non ci sarà populismo che tenga (caro Grillo sei spacciato), o il Bersani di turno con le sue esclamazioni pittoresche! Bisognerà fermarsi un attimo e riflettere per ricordare chi un tempo ha pagato a caro prezzo l'amore per la patria.
"Gli anni e i decenni passeranno: i giorni duri e sublimi che noi viviamo oggi appariranno lontani, ma generazioni intere di giovani figli d'Italia si educheranno all'amore per il loro paese, all'amore per la libertà, allo spirito di devozione illimitata per la causa della redenzione umana sull'esempio dei mirabili garibaldini che scrivono oggi, col loro sangue rosso, le più belle pagine della storia italiana".
(Tratto dal libro di Giovanni Pesce, Senza Tregua.)